Art. 1) Il gruppo Ipercritica e L’Agave di Cristallo indicono la prima edizione de “L’agave di Cristallo – Concorso IPERCRITICA” dedicato a brevi articoli di interpretazione critica su singole sequenze cinematografiche che evidenzino l’uso della parola nel cinema.
Art. 2) Il concorso è aperto a tutti; condizione necessaria alla partecipazione al concorso è che l’articolo giornalistico in questione sia inedito e non sia comparso precedentemente su blog, riviste, giornali etc. Il pezzo non dovrà superare le 7.500 battute (spazi ed eventuali note inclusi) e dovrà possedere un TITOLO e un SOTTOTITOLO (esclusi dal conteggio delle battute). Ogni articolo critico dovrà trattare di una delle 12 sequenze elencate al termine del presente bando col relativo link a Youtube. È possibile partecipare con più di un articolo previo versamento della quota d’iscrizione per ogni elaborato.
Art. 3) I partecipanti dovranno pagare una quota di iscrizione di 18 euro, da versare attraverso bonifico bancario intestato a “M.E.C. Music Events Creation” presso UniCredit Banca Spa, Agenzia La Spezia D’Azeglio – C/C 000040332282 , ABI 02008, CAB 10702, CIN G; codice BIC UNICRITB 1DD7 – IBAN IT97G0200810702000040332282 con causale “quota iscrizione concorso Agave Ipercritica“; nel caso di esclusione dal concorso a causa di incongruenze e inosservanza degli articoli del presente bando, i soldi versati per l’iscrizione non saranno restituiti.
Art. 4) La commissione di valutazione è composta dalla redazione di Ipercritica, sito online dedicato alla critica d’arte. Il giudizio della commissione è assolutamente insindacabile; la votazione verrà svolta secondo un lavoro di valutazione in concordanza tra i vari giudici. Verrà premiata la capacità di applicazione del criterio di analisi che sta alla base degli articoli presenti suIpercritica, in particolare riassunti nel manifesto programmatico scaricabile sul sito. In altre parole, sarà premiato chi applicherà in maniera più convincente il ‘metodo Ipercritica’, indagando il valore cine-letterario (criterio esclusivo dell’Agave di Cristallo), ovvero l’analisi complessiva della sequenza: il ruolo della parola in rapporto al montaggio, alla fotografia e colonna sonora etc.
Art. 5) I concorrenti dovranno far prevenire l’articolo entro e non oltre il 10 Aprile 2012 esclusivamente all’indirizzo email redazione@ipercritica.com con, al termine, i dati anagrafici relativi all’autore, con le sue generalità e contatti (telefono e email), il tutto in formato word 2003 (.doc). Qualora il nome dell’autore non corrispondesse ad alcun nominativo presente nei versamenti avvenuti, l’elaborato non verrà preso in considerazione.
Art. 6) Ipercritica premierà tre vincitori tra i partecipanti al concorso con la pubblicazione sul portale online Ipercritica; inoltre il primo classificato verrà premiato con una Targa in occasione del Galà di premiazione dell’Agave di Cristallo al Teatro Astoria di Lerici (SP) il 21 Aprile 2012, alla presenza di autorevoli personaggi del mondo del cinema.
Art. 7) I vincitori del concorso saranno direttamente contattati dalla direzione. I risultati saranno comunque pubblicati sulla pagina web.
Art. 8) L’inosservanza di uno qualsiasi dei precedenti articoli determina l’esclusione dal concorso; la direzione tecnica del concorso si riserva la possibilità di contattare i partecipanti solo in merito a urgenti questioni tecniche. La partecipazione al concorso è subordinata all’accettazione incondizionata del presente regolamento in ogni suo articolo.
Art. 9) Ai sensi dell’Art. 13 del T.U. n° 196 del 2003 i partecipanti al Concorso Ipercritica si impegnano all’ottemperanza di tutti i punti del presente bando e autorizzano la direzione tecnica e la segreteria di Ipercritica e dell’Agave di Cristallo al trattamento dei dati personali, onde permettere il corretto svolgimento di ogni singola fase di selezione del medesimo concorso.
Per ulteriori chiarimenti chiamare:
347 30 65 739 (ore 10.00 – 18.00)
0187 70 81 81 (ore 15.00 – 17.00)
Questa è la mia vita di Jean-Luc Godard: Nana seduta in un bar, fuma una sigaretta e parla con uno sconosciuto di filosofia, amore e verità.
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Incipit de Le Iene di Quentin Tarantino: animata discussione attorno al vero significato di Like a Virgin di Madonna.
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Antonious Block, il cavaliere protagonista de Il settimo sigillo di Ingmar Bergman, si confessa con la morte, esponendo i suoi tormenti sulla sua fede in Dio.
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Le parole leggendarie di un monumentale Humphrey Bogart a una meravigliosa Ingrid Bergman nel finale di Casablanca.
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Il dialogo/monologo di Travis-De Niro in Taxi Driver, sequenza indelebile della storia del cinema e della memoria di tutti noi.
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Marshall McLuhan e la fila al botteghino del cinema nel film Io e Annie, di Woody Allen: «Ragazzi! Se la realtà fosse così…».
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Marcello Mastroianni e Anita Ekberg in La dolce vita: il bagno nella Fontana di Trevi.
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La coppia Troisi/Benigni nel passaggio alla dogana del film Non ci resta che piangere.
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Leggendaria scena tratta da Amici miei di Mario Monicelli.
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Passo del film Palombella rossa di Nanni Moretti in cui il protagonista esalta l’importanza delle parole.
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Un trasformista Verdone in uno spaccato italiano nel film Un sacco bello.
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Passo tratto da Per qualche dollaro in più, di Sergio Leone. La scena iniziale in cui conosciamo Lee Van Cleef nei panni del Colonnello Douglas Mortimer.
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Agave di Cristallo 2014
Miglior Film Italiano per la Qualità dei Dialoghi
“Ti ricordi di me?”
L’Agave di Cristallo è attualmente l’unica rassegna cinematografica al mondo che premia i Film per la qualità dei dialoghi. Questo singolare premio cinematografico nasce da un’idea dello spezzino Stefano De Martino, già autore del più antico Premio Lunezia (Aulla/Carrara – MS) tributo al valore musical-letterario delle canzoni italiane.
La rassegna è nata nel 2005 e, nelle edizioni di Lerici (Sp), è stata ricorrente nel mese di Maggio . L’Agave di Cristallo continua a destare interesse nel mondo cinematografico italiano e ha il proposito di farsi notare anche dalle sponde internazionali. Cineasti, critici e appassionati ritengono che il tempo giocherà a favore di questa rassegna sia in termini di prestigio che di popolarità. Sino ad oggi, per ogni edizione, hanno avuto nomination 3/4 Film per diverse sezioni, di recente anche le Fiction italiane, non tutte le stesse sezioni sono state ripetute nei vari anni:
Nel contesto del Galà di premiazione sono stati assegnati molti premi speciali e alla carriera a cineasti e Film stranieri. Il tributo è conferito valutando tutti i fattori che riguardano la Cine–Letterarietà*: recitazione, ambientazione, musica, pertinenza al tema del film, etc. L’Albo d’Oro è esaustivo di quanto accaduto dal 2005 al 2011. Pier Paolo Corradini (2005 – 2006), Pino Leoni(2007), Nino Russo (2008), Paolo Gisonna (2009) sono gli eccellenti direttori artistici, scelti da Stefano De Martino, che hanno permesso presenze illustri e qualità alla manifestazione, una manifestazione che si distingue per essere anche uno spettacolo fatto di trailer dei film in nomination e di talk-show con i premiati. Si nota nell’edizione 2010 il lavoro di Kyara van Ellinkhuizen che ha permesso “l’esordio” dell’Agave di Cristallo al Festival di Cannes, sede nella quale sono state presentate le opere filmiche in nomination. Ancora nella cornice del Festival francese è stato consegnato l’Agave di Cristallo alla Carriera al m° Manoel de Oliveira.
La Direzione Artistica di Oreste Valente nel 2011 è stata premiata mediaticamente grazie alla vittoria del Film di Nanni Moretti Habemus Papam, considerato dalla giuria dell’Agave di Cristallo il più bel Film italiano per la qualità dei dialoghi.
L’edizione 2012 si distingue per il prestigio del Presidente di Giuria: Valerio Caprara. Il grande critico cinematografico firma la motivazione che decreta “Scialla” di Francesco Bruni il più bel film italiano per la qualità dei dialoghi. Tra i ricordi di una manifestazione che ha trovato le attenzioni del Tg 2 il premio alla carriera al grande Carlo Delle Piane, premio sempre pertinente al tema della rassegna: per il talento cine-letterario. Direzione Artistica 2012 consegnata a Stefano De Martino, che si è avvalso della collaborazione di Pier Paolo Corradini.
Sin dal 2005 il conduttore della serata finale dell’Agave di Cristallo è il modenese Riccardo Benini. Nei ricordi della manifestazione, immortalati da una mostra fotografica al Castello di Lerici, momenti come l’intervista di Gianni Minà a Dino Risi (2007), l’emozione di Liliana De Curtis figlia del grandeTotò (2006), il talk show tra Ugo Gregoretti, Pupi Avati, Ettore Scola e Citto Maselli (2008), la naturalezza di Lina Wertmuller (2009), il sorriso di Manoel de Oliveira (2010), l’intervento telefonico di Nanni Moretti all’Agave di Cristallo 2011.
Fra i vari cenni mediatici: a Giugno 2009 la rubrica del Tg2 Cinemattinè si è occupata dell’Agave di Cristallo. Televideo Rai, Rai 3, Corriere della Sera e l’universo del Web hanno dato grande risalto all’edizione 2011. Tg2, Tg3 e i pricipali portali di cinema hanno parlato della settima edizione del Festival lericino (2012).
Nel 2014 l’Agave di Cristallo vive una svolta storica, a causa di difficoltà finanziarie da parte del Comune di Lerici e per scelte della nuova giunta, il 2013 scorre senza sviluppare la nona edizione. Arrivano cosi richieste e relazioni per trattare il trasferimento della manifestazione in altre parti d’Italia. Tra le opportunità Stefano De Martino si concentra sulla tradizione storica e culturale della CITTA’ di PIETRASANTA in Versilia che, inoltre, non ha in calendario rassegne cinematografiche. Il Comune di Pietrasanta fa cosi suo l’Agave di Cristallo e il suo originale tema premiativo. Al vertice della proposta e delle trattative che hanno dato vita alla svolta storica il promoter Alessandro Mazzucco, il Vice-Sindaco Luca Mori, il Sindaco Domenico Lombardi e l’event-assistant David Paruano.
Il colto pubblico del Teatro Comunale di Pietrasanta ha definito di indubbio successo la nona edizione dell’ Agave di Cristallo – Città di Pietrasanta – Premio ai Film con i Migliori Dialoghi – svoltasi il 21 e 22 Novembre 2014. Vincente la direzione artistica affidata, per la prima edizione pietrasantese, a Christian Floris autore e conduttore televisivo. La prima giornata, che aveva in programma la visione gratuita di tre film, ha coinvolto anche le Scuole Superiori del distretto comunale con oltre 500 studenti. Il Galà del 22 Novembre, molto ben condotto da Floris, ha avvicendato sul palco grandi nomi del cinema come Abel Ferrara, Piera Degli Esposti, Enrico Lo Verso, Remo Girone, Rolando Ravello, Luca Miniero, Sebastiano Rizzo.
Tg2 e Uno Mattina hanno concesso spazio all’Agave di Cristallo 2014, cosi come molta stampa e web specializzato . Prestigioso il Patrocinio della Regione Toscana e della Fondazione Versiliana, oltre alla collaborazione della Toscana Film Commission.
Conclude in un intervista De Martino: “La tradizione e la stoffa culturale di Pietrasanta potrebbero significare una svolta epocale per questo Festival del Cinema che ha una tematica nuova e perfettibile che, unita allo sfondo di questo territorio d’arte, potrà farlo avanzare nella considerazione e nell’esposizione mediatica, con conseguente tocco di crescente mondanità.”
* L’AdC ha di recente redatto – per mano dei critici Alessandro Alfieri e Paolo Talanca – la tesi della Cine–Letterarietà, parametro che ordina e valorizza il merito dei dialoghi nel Cinema.
Miglior Film Italiano per la Qualità dei Dialoghi – Sezione Ultima Stagione Cinematografica: Ti ricordi di me di Rolando Ravello.
Miglior Film Straniero per la Qualità dei Dialoghi – Sezione Ultima Stagione Cinematografica: The Giver – Il mondo di Jonas di Phillip Noyce.
Premi Speciali:
Agave di Cristallo per la Qualità dei Dialoghi – Miglior Cortometraggio: La ricotta e il caffè di Sebastiano Rizzo.
Agave di Cristallo per avere valorizzato, nei ruoli interpretati, la Cine-Letterarietà a Piera degli Esposti.
Agave di Cristallo per la Qualità dei Dialoghi della Commedia Italiana a Luca Miniero.
Agave di Cristallo per il Tributo al Dialogo Intergenerazionale del Film Maicol Jecson.
Agave di Cristallo per il Miglior Prodotto Televisivo per la Qualità dei Dialoghi a Gomorra – La serie.
Agave di Cristallo per la Qualità dei Dialoghi dei Suoi Film ad Abel Ferrara con Menzione Speciale al Film Pasolini.
Agave di Cristallo Menzione Speciale per il dialogo sociale del Film Annie Parker di Steven Bernstein.
Miglior Film Italiano per la Qualità dei Dialoghi – Sezione Ultima Stagione Cinematografica: Scialla (Stai sereno) di Francesco Bruni.
Miglior Film Straniero per la Qualità dei Dialoghi – Sezione Ultima Stagione Cinematografica: Mr. Beaver di Jodie Foster.
Premi Speciali:
Agave di Cristallo per i Dialoghi Comici – Film di recente uscita: Posti in piedi in Paradiso di Carlo Verdone.
Agave di Cristallo alla Carriera – per il talento Cine-Letterario a Carlo Delle Piane.
Agave di Cristallo per avere valorizzato, nei ruoli interpretati, la Cine-Letterarietà a Giorgio Pasotti.
Miglior Film Italiano per la Qualità dei Dialoghi – Sezione Ultima Stagione Cinematografica: Habemus Papam di Nanni Moretti.
Miglior Tv-Movie Italiano – Sezione Antologia: Posso chiamarti amore di Paolo Bianchini.
Premi Speciali per il talento Cine-Letterario ad Alessandro Haber per il ruolo nel Film Un giorno della vita.
Sara Bertelà [Menzione alla Carriera]
Premio Speciale Lunga Serialità a Centovetrine ritirato dall’attrice Daniela Fazzolari.
La Settima edizione dell’Agave di Cristallo non ha destinato premi a Film e attori stranieri.
Presidente di giuria Antonio Tarantino.
Premio Agave di Cristallo 2010 alla carriera a Manoel de Oliveira
Premio Agave di Cristallo 2010 – Best Cinema Quote of the XX – a Rutger Hauer per «Ho visto cose che voi umani…» da Blade Runner di Ridley Scott.
Agave di Cristallo 2010 – sezione internazionale – a Patricio Guzmàn per il suo ultimo film Nostalgia della luce, presentato a Cannes in anteprima nella sezione “Seances Speciales”.
Agave di Cristallo 2010 – sezione italiana – a Federico Rizzo e Emanuele Caputo per Fuga dal call center, regia di Federico Rizzo.
Agave di Cristallo 2010 – sezione animazione – a Signe Baumane per Teat beat of sex, che tanto interesse ha suscitato nell’ultima edizione del festival di Venezia.
Premio Speciale miglior adattamento italiano – Agave di Cristallo 2010 all’adattamento di Agorà, regia di A. Amenabar.
Premio Speciale Tributo a Rohmer – PDG Arte Communications a Beatrice Romand per il film Mia Madre, proiettato in anteprima internazionale a Lerici: il premio consiste in una scultura realizzata dall’artista Tsuchida Yasuhiko
Premio Dialoghista dell’anno a Pino Farinotti per la sua intensa attività di sceneggiatore, da 7 Km da Gerusalemme a Il Quarto Ordine, film in produzione.
Premio Speciale Lerici “La Parola Al Pubblico” – sezione lungometraggi – a Davide Sibaldi per L’estate d’inverno.
Premio Speciale Lerici “La Parola Al Pubblico” – sezione animazione – a Bruno Bozzetto e Giuseppe Laganà per Spaghetti Family.
Premio Speciale Lerici “La Parola Al Pubblico” – sezione documentario – ad Emanuele Salce e Andrea Pergolari per L’uomo dalla bocca storta.
Premio Speciale Lerici “La Parola Agli Studenti” – sezione lungometraggi – Roberto Quagliano per I fratelli d’Italia.
Premio Speciale Lerici “La Parola Agli Studenti” – sezione animazione – a Bruno Bozzetto e Giuseppe Laganà per Spaghetti Family.
Premio Speciale Lerici “La Parola Agli Studenti” – sezione documentario – a Marco Puccioniper Il colore delle parole.
Premio Nuovi Dialoghisti a Giulia Cacopardo per Wake up, FarmBill
Targa Vook a Federico Di Chiara per L’ultima zuppa, versione video dell’omonimo racconto di Luciano Bianciardi
Premio Speciale a S. R. Grassi per l’impegno tematico della sceneggiatura del film Stalking
Premio Speciale agli autori Alexandra Alves dos Santos e Mikko Freeman per l’originalissima interpretazione comica di Wake up, FarmBill
Miglior Film italiano per la qualità dei Dialoghi – sezione ultima stagione cinematografica:Sbirri di Roberto Burchielli.
Miglior Film italiano per la qualità dei Dialoghi – sezione antologia: Senza pelle di Alessandro D’Alatri.
Miglior Film straniero per la qualità dei Dialoghi – sezione antologia: Il Padrino di Francis Ford Coppola.
Premio speciale a Lina Wertmuller per la qualità dei dialoghi dei suoi Film.
Premio Speciale a Giampiero Marrazzo per il linguaggio documentaristico di Sopra e sotto il tavolo.
Miglior Film italiano per la qualità dei dialoghi – sezione ultima stagione cinematografica: Non pensarci di Gianni Zanasi. Valzer di Salvatore Maira (Premio ex-aequo)
Miglior Film italiano per la qualità dei dialoghi – sezione antologia: C’eravamo tanto amati di Ettore Scola. Gli indifferenti di Citto Maselli (Premio ex-aequo)
Miglior Film straniero per la qualità dei dialoghi – sezione antologia: Un cuore in inverno di Claude Sautet.
Premio alla carriera a Mario Monicelli per la qualità dei dialoghi dei suoi film.
Premio speciale a Pupi Avati per la qualità dei dialoghi del film Il cuore altrove.
Tributo a Gianni Minà per i dialoghi del Film: In viaggio con Che Guevara.
Tributo alla carriera a Dino Risi, con menzione speciale per i dialoghi del Film: Il Vedovo con Alberto Sordi e Franca Valeri.
Per la categoria Sequenze indimenticabili tributo a Piero De Bernardi per i dialoghi del Film: C’era una volta in America di Sergio Leone.
Miglior Film italiano per la qualità dei dialoghi: Baciami Piccina di Roberto Cimparelli con Vincenzo Salemme e Neri Marcorè.
Miglior Docufiction italiano per la qualità dei dialoghi: Scacco al re di Claudio Canepari, Mariano Cirino, Paolo Santolini. Quelli di Via Fani di Giovanni Minoli, Piero Corsini, Fabrizio Berruti, Francesco Zippel. (Premio ex-aequo)
Per la categoria La memoria come presente tributo ai dialoghi del Film: Volevo solo vivere di Mimmo Calopresti.
Nell’occasione è stata conferita alla Dott.ssa Doris Escojido, funzionaria europea della Shoah Foundation, l’onorificenza Lerici Città di Pace e di Cultura.
Miglior Film italiano per la qualità dei dialoghi: Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino con Diego Ribon e Toni Servillo
Miglior Film italiano per la qualità dei dialoghi Comici – sezione Antologia: Totò a colori di Steno con Totò e Mario Castellani.
Premio ritirato da Liliana De Curtis.
Miglior Film straniero per la qualità dei dialoghi Comici – sezione Antologia: Il Dott. Stranamore di Stanley Kubrick con Peter Seller. Adattamento di Riccardo Aragno.
Miglior Film italiano per la qualità dei dialoghi: Caterina va in città di Paolo Virzì con Sergio Castellitto e Margherita Buy.
Miglio Film italiano tratto da romanzo: Il Fuggiasco di Andrea Manni dal romanzo di Massimo Carlotto
Il valore cine-letterario, parametro premiativo de L’agave di cristallo, rappresenta la valorizzazione della parola recitata o semplicemente “detta” all’interno di un film (quindi dialoghi, monologhi, voce intra- ed extra-diegetica). Valorizzandola, il parametro cine-letterario ne evidenzia la capacità di rapportarsi con gli altri segni del linguaggio cinematografico e di diventare riferimento culturale, canone e patrimonio letterario o, meglio, cine-letterario.
Come nella tradizione del Premio Lunezia, dove il valore musical-letterario assume una specificità irriducibile e sua rispetto al mero testo estratto dalla musica, così la parola nel cinema non è mai riconducibile alla mera forma scritta e allora bisogna preoccuparsi di quanti segni si aggiungono alla parola e quanto e in che modo la parola stessa ne tiene conto. Per questo L’agave di cristallo non è un premio alla sceneggiatura di un film o al dialogo in sé: occuparsi scientificamente della parola nel cinema lo distingue da premi di sceneggiatura o premi di regia, e lo pone al punto esatto in cui queste due discipline si fondono.
Non è un caso che numerose teorie del cinema delle origini rifiutassero esplicitamente qualsiasi rischio di ridurre la settima arte a una sorta di sviluppo dell’arte teatrale. Dziga Vertov inveiva contro il “teatro cinematografato”, arrivando al rifiuto radicale di qualsiasi istanza narrativa. Il cinema, nel corso dei decenni, ha però appreso come non fosse necessario il totale abbandono della narrazione, e quanto piuttosto fosse importante narrare storie sfruttando le specificità del determinato mezzo d’espressione, ovvero il cinema.
Per questo, le opere più riuscite, anche se incentrate sui dialoghi e sulla verbosità, possono essere dei capolavori in quanto quegli stessi dialoghi non avrebbero senso scissi dalla loro resa formale complessiva. Così in Bergman o in Dreyer non si tratta della trasposizione su pellicola di pièces teatrali, quanto di un modo pregevole e artisticamente significativo di fare cinema.
Basti pensare a come tale discorso abbia un corrispettivo significativo con la psicologia sociale e la teoria dei linguaggi; per dirla con Wittgenstein, nessuna parola, tantomeno dialogo o scambio di battute, può avere significato in sé a prescindere dal contesto, dalla situazione, dall’ambiente nel quale si svolge. Ogni cosa è relativa al determinato “gioco linguistico”, e il cinema e la complessità degli elementi che compongono l’universo del film contribuiscono alla definizione del gioco linguistico capace di caricare di senso, fascino ed efficacia quel determinato dialogo.
Così nel parametro premiativo della manifestazione, la giuria tecnica de L’agave di cristallo si preoccupa di tener conto della totalità degli elementi che costituiscono un dialogo riuscito: regia, fotografia, sceneggiatura, montaggio, recitazione.
Da oltre un secolo l’arte cinematografica si è radicata come uno strumento efficace fra i linguaggi di massa, incidendo nell’immaginario collettivo dei membri di tutte le generazioni che dalla sua nascita in poi si sono susseguite nel tempo: alcune battute o frasi di film dei passati decenni continuano a segnare l’orizzonte colletivo e privato di ciascuno, determinando categorie e modalità di comportamento attraverso le quali abitiamo il mondo relazionandoci con gli altri. Se è vero che alcuni dialoghi rappresentano e anticipano la sensibilità di una determinata fase storica, è altrettanto importante tener conto di come la “forza” del cinema stia non solo nel riflettere la società, quanto nell’instaurare l’orizzonte della vita sociale, definendo criteri di valutazione morale, schemi psicologici e categorie mentali.
Insomma, dopo le dichiarazioni d’amore di Casablanca e Via col vento, in occidente abbiamo iniziato ad “amare diversamente”; si pensi al ruolo che il cinema di Godard ha avuto per la Nouvelle Vague e per la cultura francese ed europea negli anni Sessanta e nella stagione della contestazione. Nei dialoghi storici di À bout de souffle e Vivre sa vie, la grammatica tradizionale del campo-controcampo della costruzione filmica viene sovvertita radicalmente, emblema di un’epoca di trasformazioni sociali e strumento per quelle stesse trasformazioni; ancora più rivoluzionaria è la scena di Taxi Driver di Martin Scorsese, con lo storico Robert De Niro che dialoga con la sua stessa immagine allo specchio, perfetta metafora del narcisismo e della solitudine urbana, e della dispersione del significato nell’ambiente metropolitano. E così è anche per le parole pronunciate da Vito Corleone/Marlon Brando ne Il Padrino, col volto tagliato dalla luce del direttore della fotografia Gordon Willis e con le musiche di Nino Rota, che, assieme al magistrale lavoro del regista Francis Ford Cappola sull’inquadratura, crearono un’immagine e un’atmosfera di assoluto fascino che perdura nei decenni.
è esemplare nell’ordine di tali discorsi l’opera di quello che probabilmente è il maggiore autore del cinema contemporaneo, il più amato, imitato e stimato specie dalle nuove generazioni, ovvero Quentin Tarantino. Nella sua estetica parossistica e ipersignificante, i dialoghi apparentemente sconclusionati e senza senso ricoprono un ruolo dominante, essendo perfettamente in linea con le intenzionalità del regista. Eredi dei non-sense di Ionesco o Beckett, gli scambi di idee e impressioni tra gli stravaganti protagonisti dei suoi film hanno reinterpretato il significato della violenza e dell’intrattenimento in chiave postmoderna.
Nell’ambito italiano si può citare il lavoro eccelso e indimenticabile di autori di dialoghi e sceneggiature come Luciano Vincenzoni, responsabile delle proverbiali battute di Clint Eastwood nei western di Sergio Leone. L’abilità di Vincenzoni, Tessari o Di Leo coglieva il taglio fatale e smargiasso delle ambientazioni western, convincenti nella scenografia cruda e nella durezza degli attori, per frasi che si piazzavano istantaneamente fuori dal tempo.
Ancora, si può citare il modo in cui Nanni Moretti descrive le dinamiche sociali del periodo italiano immediatamente successivo agli anni di piombo, al manicheismo ideologico, per attraversare l’individualismo sterile e asfissiante degli anni Ottanta, fino alla crisi delle sinistre e alla ricerca etica di decenza quotidiana del Michele protagonista di molti suoi film: spesso la parola oscilla fra il richiamo etico e l’ironica sconfessione di cliché rigidi o abitudini modaiole, diventando funzionale all’impostazione generale di alcuni film, che si pongono a metà fra il taglio documentaristico e la fiction, proprio per sfruttare il potenziale del verosimile e acuire la denuncia sociale.
Ovviamente la parola nel cinema è fonte artistica anche in uno dei periodi d’oro del cinema italiano, quel neorealismo postbellico per esempio della scena di Ladri di biciclette in cui Maggiorani/Ricci spende gli ultimi spiccioli in una trattoria assieme al figlio Bruno, parlando in un romanesco ingenuamente entusiasta che vorrebbe far felice il figlio, mentre in sottofondo una musica intra-diegetica propone il napoletano furbo e infido di un’orchestrina che canta Tammurriata nera, con movimenti quasi minacciosi che isolano il cantante in primo piano, il quale fra l’altro canta un brano che parla di un amore adultero, impuro e che turba il potenziale candore della situazione e dello stesso figlio Bruno, comunque riportandolo alla precarietà di quel tempo. Da lì inizia il dialogo tra padre e figlio in cui c’è rammarico per la bici rubata, senza la quale non avranno il lavoro e una vita decente, fino a che le parole del padre non si faranno minacciose e presagiranno il finale.
Sono scene e parole che ci descrivono. Per queste ragioni, l’organizzazione de L’agave di cristalloha creduto opportuno promuovere, in contemporanea con la stessa manifestazione, un concorso gestito e coordinato dalla redazione di Ipercritica, dedicato ad articoli critici di interpretazione di alcune delle sequenze più celebri della storia del cinema, indagate col taglio proprio del portale online e secondo i parametri del valore cine-letterario.
La redazione di Ipercritica
“Cinematografo” – Rai Uno – il 28/4/2012
Agave di Cristallo 2012 Visualizza la motivazione di Valerio Caprara
È “Scialla!” (stai sereno) il Film italiano con i dialoghi più belli secondo la giuria dell’Agave di Cristallo di Lerici (Sp): ” per l’armonica commistione di due generazioni, entrambe con i propri modi di fare e sopratutto di parlare”.
Il Film di Francesco Bruni l’ha spuntata su altre due opere cinematografiche in nomination per la qualità dei dialoghi “This must be the place” di Paolo Sorrentino e “La kriptonite nella borsa” di Ivan Cotroneo.
Miglior Film straniero per la qualità dei dialoghi è risultato “Mr. Beaver” di Jodie Foster; in lizza anche “Drive” di Nicolas Windin Refn e “Midnight in Paris” di Woody Allen.
La giuria presieduta da Valerio Caprara ha altresì decretato due premi speciali e una menzione ad un Film italiano fuori gara.
Per i dialoghi comici è stato premiato “Posti in piedi in Paradiso” di Carlo Verdone, il trofeo, opera dello scultore Francesco Vaccarone, è stato consegnato a Nicoletta Romanoff.
Premiati anche Carlo Delle Piane” per avere valorizzato, nella sua carriera cinematografica, la cine-letterarietà ” e Giorgio Pasotti “per avere valorizzato, nei ruoli da lui interpretati, la cine-letterarietà”.
Il Galà ha avuto anche un ospite musicale di grande fama: Ivana Spagna.
Recitato anche un passo della sceneggiatura di “Titanic” dagli attori Riccardo Monopoli, Nives Rabà, Monica Vergassola Loredana D’Anghera.
L’Agave di Cristallo si è svolto Sabato 21 Aprile al Teatro Astoria di Lerici, la redazione del festival ha di recente redatto la tesi della cine-letterarietà, originale tema premiativo della rassegna.
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(ANSA) – ROMA – È “Habemus Papam” il film italiano con i dialoghi più belli secondo la giuria dell’Agave di Cristallo, il festival di Lerici (La Spezia) unico del suo genere ideato da Stefano De Martino e diretto da Oreste Valente che premia i dialoghi più originali dei lungometraggi. Il film di Nanni Moretti ha prevalso su “Una sconfinata giovinezza” di Pupi Avati e su “Gorbaciof” di Stefano Incerti, nomination decise dalla giuria presieduta da Antonio Tarantino.
Habemus Papam vince l’Agave di Cristallo, è il Film con i dialoghi più belli.
(ANSA) – ROMA, 29 MAG – È “Habemus Papam” il film italiano con i dialoghi più belli secondo la giuria dell’Agave di Cristallo, il festival di Lerici (La Spezia) unico del suo genere ideato da Stefano De Martino e diretto da Oreste Valente che premia i dialoghi più originali dei lungometraggi.
Il film di Nanni Moretti ha prevalso su “Una sconfinata giovinezza” di Pupi Avati e su “Gorbaciof” di Stefano Incerti, nomination decise dalla giuria presieduta da Antonio Tarantino.
(ANSA) – GENOVA, 26 APR – Sarà Veronica Pivetti la madrina d’eccezione della settima edizione della rassegna cinematografica “Agave di Cristallo”, che premia i film per la qualità dei dialoghi.
La manifestazione, che si terrà a Lerici dal 26 al 28 maggio, è stata presentata oggi a Genova nella sede della Regione Liguria, che patrocina l’evento insieme alla Provincia della Spezia e al Comune di Lerici, dall’ideatore della kermesse, Stefano De Martino, e dal direttore artistico, Oreste Valente, alla presenza dell’assessore regionale al Turismo, Angelo Berlangieri.
Tra le opere in gara per la sezione dedicata ai film italiani dell’ultima stagione cinematografica, “Gorbaciof” di Stefano Incerti, “Habemus Papam” di Nanni Moretti e “Una sconfinata giovinezza” di Pupi Avati, pellicola che era stata inaspettatamente scartata dal Festival di Venezia e dai David di Donatello.
Il vincitore tra i film italiani sarà scelto da una giuria di esperti presieduta dal drammaturgo Antonio Tarantino. Per la nuova sezione dedicata ai tv movie, le nomination sono andate a “Posso chiamarti amore” di Paolo Bianchini, “La donna della domenica” di Giulio Base e “Due mamme di troppo” di Antonello Grimaldi.
Una speciale menzione antologica sarà infine assegnata ad Alessandro Haber quale protagonista del film “Un giorno nella vita”, «per l’intensità e la naturalezza dei suoi dialoghi, prezioso esempio di valore cine letterario».
Alle scorse edizioni della rassegna, l’unica al mondo che premia i film per la qualità dei dialoghi, hanno preso parte famosi registi e critici cinematografici come Ettore Scola, Dino Risi, Mario Monicelli, Pupi Avati, Lina Wertmuller, Gianni Minà, Rutger Hauer e Manoel De Oliveira.
(ANSA)
Comunicato del 23/11/2014.
Nel clima di una città d’arte e cultura come Pietrasanta, perla della Versilia si è conclusa la nona edizione della rassegna Agave di Cristallo – premio ai film con i migliori dialoghi.
Il film italiano vincitore per la qualità dei dialoghi è stato “Ti ricordi di me?” Di Rolando Ravello con Ambra Angiolini ed Edoardo Leo. La motivazione firmata dal noto critico cinematografico Valerio Caprara è la seguente :“La pellicola, sulla base della sceneggiatura di uno sperimentato professionista come il collega Paolo Genovese, s’interroga e interroga il pubblico sulle difficoltà e i rischi che la convivenza comporta anche per i più teneri tra gli innamorati. I toni garbati e favolistici delle battute contribuiscono, in effetti, alla felice coesione di un cast immune dai già usurati cliché della neocommedia italiana”.
Si aggiudica il premio per il miglior film straniero “The Giver – Il mondo di Jonas” di Phillip Noyce con Meryl Streep, Katie Holmes e Jeff Bridges, proiettato in apertura del festival con grande successo a oltre 500 studenti delle scuole superiori di Pietrasanta. Per il miglior prodotto televisivo è stata invece scelta dalla giuria dell’Agave “Gomorra – La serie” per cui hanno ritirato il premio Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, sceneggiatori della fiction.
Il premio Agave per la qualità dei dialoghi nei suoi film, con una menzione speciale al film “Pasolini” è andato ad Abel Ferrara, che ha voluto essere presente personalmente a ritirare il riconoscimento. “Il cinema è dove si trova il tuo cuore ” ha detto Ferrara “ in un luogo dove la cultura supporta gli artisti, come sta facendo la città di Pietrasanta con questa rassegna.”
Luca Miniero, altro amato regista italiano, ha ricevuto il premio per la qualità dei dialoghi della commedia italiana, mentre Piera Degli Esposti ha ricevuto il premio per l’interpretazione “proprio per aver valorizzato la cine-letterarietà nei ruoli interpretati” ha spiegato Christian Floris sul palco.
La serata è stata anche l’occasione per Piera Degli Esposti per presentare il nuovo documentario “Le storie di Piera” di Peter Marcias, già regista del film “Liliana Cavani, una donna nel cinema”.
La cerimonia è proseguita con l’assegnazione del premio per il miglior cortometraggio a “Ricotta e caffè” di Sebastiano Rizzo, sul palco con Enrico Lo Verso, interprete del suo prossimo film “Nomi e cognomi” e per la qualità del dialogo intergenerazionale a “Maicol Gecson” di Enrico Audanino e Francesco Calabrese, per cui ha ritirato il premio il talentuoso e giovanissimo attore Tommaso Maria Neri, già interprete di “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo.
Infine, uno spazio speciale è stato riservato al film “Annie Parker” di Steven Bernstein, che ha ricevuto il premio Agave per la valorizzazione del dialogo come strumento di informazione sociale nella cinematografia; Rosanna Banfi, testimonial dell’associazione Susan G. Komen per la lotta ai tumori al seno è intervenuta telefonicamente alla serata.
Stefano De Martino ideatore e patron del Festival e già autore del Premio Lunezia, nel discorso di chiusura del galà di premiazione di ieri sera dichiara: “Sono contento che questa nuova cultura di valorizzazione della cinematografia basata sulla qualità dei dialoghi prosegua in un territorio importante come quello di Pietrasanta auspicando che questa terra così ricca di cultura e fascino continui ad accogliere e a far crescere la nostra importante manifestazione”.
Comunicato del 07/11/2014.
La rassegna è nata nel 2005 da un’idea di Stefano De Martino, già autore del più noto Premio Lunezia per il valore musicale e letterario delle canzoni italiane, e in passato ha annoverato presenze illustri come Pupi Avati, Ettore Scola, Mario Monicelli, Dino Risi, Lina Wertmuller, Nanni Moretti e molti altri; personalità premiate per la qualità dei dialoghi all’interno delle loro opere cinematografiche, precisa peculiarità del premio Agave di Cristallo.
L’edizione di quest’anno, organizzata con la collaborazione della Toscana Film Commission e del festival “La Versiliana”, si svolgerà presso la città di Pietrasanta. “Un territorio che ci onora e ci stimola” spiega il Patron Stefano De Martino “Pietrasanta è una cittadina tra le più prestigiose d’Italia in tema d’arte e di iniziative culturali”.
La manifestazione si svolgerà al Teatro Comunale di Pietrasanta con la prima giornata dedicata alla visione di alcuni film in concorso e all’incontro “Dialogo sui mestieri del cinema” rivolto agli studenti delle scuole di Pietrasanta, che assisteranno alla proiezione del Miglior Film Straniero per la qualità dei dialoghi.
Il 22 novembre si terrà il Galà di premiazione e nel corso della serata numerosi saranno i personaggi coinvolti con premi speciali e menzioni alla carriera, tra cui spiccano i nomi di Piera Degli Esposti per aver valorizzato la Cine- Letterarietà nei ruoli interpretati, Abel Ferrara per il film “Pasolini”, Luca Miniero per i dialoghi nella commedia italiana, Sebastiano Rizzo per il miglior corto “La ricotta e il caffè” e molti altri.
I film in concorso per il riconoscimento come Miglior Film Italiano e Straniero sono:
Miglior Film Italiano per la qualità dei dialoghi
“Tutta colpa di Freud” di Paolo Genovese
“Ti ricordi di me?” di Rolando Ravello
“Un boss in salotto” di Luca Miniero
Miglior Film Straniero per la qualità dei dialoghi
“The Giver” di Phillip Noyce
“Noah” di Darren Aronofsky
“Grace di Monaco” di Olivier Dahan
Infine, uno spazio speciale verrà riservato al film “Annie Parker” di Steven Bernstein, con l’intenzione di valorizzare il dialogo socialmente utile del film; Rosanna Banfi, testimonial dell’associazione Susan G. Komen per la lotta ai tumori al seno sarà presente con un intervento.
La Direzione Artistica è affidata a Christian Floris, già coordinatore artistico, co-autore e conduttore del Festival “Tulipani di seta nera”. Floris, ė da sempre impegnato nella creazione e nella realizzazione di prodotti d’intrattenimento finalizzati alla diffusione culturale in ambito editoriale, televisivo e cinematografico.
Comunicato del 19/06/2014.
Altre due cittadine del nord d’Italia e una grande città del sud erano in lizza per ereditare il tema e la storia dell’Agave di Cristallo, ma le circostanze hanno favorito il Comune di Pietrasanta.
“Un territorio che ci onora e ci stimola, Pietrasanta è una cittadina tra le più prestigiose d’Italia in tema d’arte e di iniziative culturali” – spiega il Patron Stefano De Martino (già noto sul litorale toscano per essere l’autore del Premio Lunezia) – . “Abbiamo preferito – prosegue De Martino – approfondire il caso con il Comune di Pietrasanta proprio per il valore aggiunto che questo luogo potrà darci.
Due realtà, il Festival e il nuovo territorio ospitante, che potranno essere complementari, al fine di una definitiva affermazione di questa originale manifestazione”.
Ricordiamo che in passato l’Agave di Cristallo ha annoverato presenze illustri come Pupi Avati, Ettore Scola, Citto Maselli, Mario Monicelli, Dino Risi, Lina Wertmuller, Alessandro Haber, Nanni Moretti, Valerio Massino Manfredi, Gianni Minà e molti altri.
Tutti premiati per meriti cinematografici inerenti al tema dei dialoghi, precisa peculiarità del premio Agave di Cristallo.
Agave di Cristallo 2014 – Città di Pietrasanta – si svolgerà al Teatro Comunale di Pietrasanta Venerdì 21 e Sabato 22 Novembre, con la prima giornata dedicata alla visione di alcuni film in concorso e la seconda al Galà di premiazione con inizio alle ore 21.30.
La Direzione Artistica sarà affidata a Christian Floris, già coordinatore artistico, co-autore e conduttore del Festival “Tulipani di seta nera” (Roma). Floris, è da sempre impegnato nella creazione e nella realizzazione di prodotti d’intrattenimento finalizzati alla diffusione culturale in ambito editoriale, televisivo e cinematografico.
Il prossimo comunicato annuncerà i Film in lizza per i migliori dialoghi nelle seguenti categorie : Miglior Film Italiano, Miglior Film Straniero, Miglior cortometraggio e Miglior prodotto televisivo e/o fiction.
Oltre ai Film premiati la kermesse comprenderà premi speciali e menzioni alla carriera. Ma l’intento è orientato anche sul dare vita a relazioni, occasioni e incontri che possano generare progetti nuovi nel campo cinematografico, cosi come accade nei Festival più dinamici anche del campo musicale. Tra gli obiettivi dell’organizzazione l’esclusiva di proiettare a Pietrasanta prime cinematografiche di Film eventualmente interessanti per la qualità dei dialoghi.
La rassegna si avvarrà della collaborazione della Riccardo Benini Spettacoli (MO).
Event Manager: Stefano De Martino
Direzione Artistica: Christian Floris chris.floris@gmail.com
Event Assistant: Rosi La Camera rosilacamera@libero.it
Ufficio Relazioni: Riccardo Benini (Modena) info@riccardobenini.it 059 331355
Staff:
Rosi La Camera, David Paruano, Simona Bellati, Sara Acerbi, Paolo Morelli, Rachele Ferrari, Mariangela Palmieri, Francesco Pecini, Beatrice Giorgi, Micael Canale.
Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni
Uffici Agave di Cristallo: Via Roma, 183 – 19122 La Spezia